Grottaglie la “città dalle molte grotte” sorge su di una collina a pochi chilometri da Taranto sul ciglio del gradone murgiano che degrada verso il Mar Piccolo. Conosciuta per le coltivazioni di vigne, Grottaglie oltre ad essere soprannominata “Città delle Ceramiche” è conosciuta anche col nome di “Città dell’uva”. Il suo territorio è interessato dalla presenza di gravine, spettacolari canyon lungo i quali, fin dalla preistoria, sono stati scavati numerosi rifugi in grotta e anfratti naturali come ideali luoghi di sviluppo di un’antica civiltà rupestre e che sono all’origine del toponimo della città. Degni di nota, nel centro storico, la Chiesa Madre, espressione più significativa del tardo romanico pugliese del XIV secolo, il Castello Episcopio con annesso il museo e il caratteristico Quartiere delle ceramiche con le numerose botteghe artigiane. Qui, in estate, è possibile ammirare la Mostra Concorso della Ceramica accompagnata da spettacoli ed eventi collaterali. Da non perdere, infine il 30 e 31 gennaio la processione dei fedeli e l’accensione della pira in onore di san Ciro, patrono della città.
Antica ed ancora oggi fiorente è la produzione di ceramica in Puglia, anche grazie alle ricche cave di argilla rossa presenti sul territorio. Il principale centro di produzione ceramica è Grottaglie, in provincia di Taranto. Nel cuore di questa caratteristica cittadina, lungo la gravina San Giorgio, si è formato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti i quali, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo sviluppare una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. La ceramica Grottagliese deve la sua fama a due principali fattori: il rispetto più autentico delle antiche tecniche che accompagnano il processo produttivo e di lavorazione, dall’altro l’introduzione del decoro che ha reso i manufatti non di uso comune, bensì ricercati complementi di arredo se non addirittura oggetti da collezione. Le botteghe sono affiancate le une alle altre nel ”quartiere dei Ceramisti” a ridosso del castello-palazzo vescovile, un altro simbolo della città. Tra le più importanti gravine, invece, vanno segnalate, procedendo da nord ovest a sud est, quelle di Riggio, Fantiano, Fullonese e la lama di Pensiero, pressoché parallele tra loro e segno fortemente caratterizzante il paesaggio rurale di questo territorio. |
|
Negli anni dell’Unità d’Italia Grottaglie si rende famosa per l’avvento del brigantaggio, che vede protagonisti figure come Papa Giru, il prete brigante DonCiro Annicchiarico; Pizzichicchio, il leggendario capobanda Cosimo Mazzeo; ma anche l’eccezionale santificazione del missionario grottagliese Francesco De Geronimo, con l’insediamento di una comunità gesuitica e la realizzazione di un tempio sacro che ingloba la sua casa natale. L’istituzione della Regia Scuola d’Arte Ceramica nel 1887, l’avvento delle due guerre e la costruzione dell’aeroporto militare scriveranno la storia contemporanea di Grottaglie. Oggi Grottaglie è parte della rete dei 36 Comuni di antica tradizione ceramica italiana, istituita nel 1997con il marchio CAT(CERAMICA ARTISTICA TRADIZIONALE). CURIOSITÀ: Grottaglie è il comune capofila del Gal Colline Joniche ed accoglie la sede legale della medesima società. La sede operativa è, invece, ubicata presso la Pinacoteca Comunale, nota anche come Palazzo De Felice sito in Piazza Santa Lucia. |