C’è olio e olio. La differenza la fanno innovazione, aspetti salutistici, sostenibilità ambientale e difesa del territorio. Caratteristiche e qualità ritagliate addosso agli olii di Terra Ionica e che Ajprol, Società Cooperativa Agricola dei Produttori Olivicoli, ha voluto raccontare e premiare.
È nato così l’evento, tenutosi nel pomeriggio dello scorso giovedì 29 marzo, nella sede di Ajprol, sulla S.S 7 Appia km 640,4 a Statte, nel territorio di uno dei dodici comuni del GAL Magna Grecia.
In apertura parola agli esperti e ai produttori che hanno messo un punto fermo su un tema cruciale: il consumo consapevole dell’olio extravergine d’oliva di qualità. Sono intervenuti il presidente Ajprol Pietro Lanzo Dione, il presidente di Confagricoltura Taranto Luca Lazzàro, anche presidente del GAL Magna Grecia, il responsabile tecnico Ajprol Armando Fonseca, la coordinatrice dello staff tecnico Ajprol Giusy Daversa e il capo panel Ajprol Nicola Perrucci.
Il convegno è stato impreziosito da “Nutrievo 2018”. Un premio che intende valorizzare le caratteristiche dei migliori olii extravergine d’oliva, promuovendo il consumo di olio di alta qualità e coniugandolo con la sana alimentazione e corretta nutrizione. In gara ci sono stati produttori, frantoiani e imbottigliatori con i loro prodotti di punta suddivisi in quattro sezioni: extravergine monovarietale e blend, extravergine da agricoltura biologica monovarietale e blend.
«Ci è parso doveroso – ha spiegato Armando Fonseca, il responsabile tecnico Ajprol – dare un riconoscimento a chi si è impegnato a seguire le linee guida che l’Ajprol propone ai suoi associati con efficienti servizi di assistenza tecnica e con i corsi di formazione per produttori e frantoiani. Il comparto oleicolo della provincia di Taranto, grazie anche al nostro impegno e alla nostra presenza sul territorio, cresce anno dopo anno e si registrano da tempo piacevoli e meritate eccellenze che ottengono riconoscimenti a livello nazionale. Il Concorso Nutrievo vuole essere, oltre che un premio, un banco di prova e di valutazione sullo stato qualitativo delle nostre produzioni. A questo punto, con molta onestà dobbiamo dire che, se molto si è fatto, ancora molti sono i margini di crescita e l’Ajprol si impegnerà affinché vengano raggiunti nel minor tempo possibile».
Non solo. L’attenzione di Ajprol va oltre la bontà del prodotto e arriva sino a verificare l’efficienza degli impianti di produzione, di estrazione, di stoccaggio e condizionamento, a tutela della salute dei consumatori. Un modello virtuoso che, attorno ad Ajprol, riunisce 5400 soci equamente divisi su tutta la provincia di Taranto e zone limitrofe, oltre a raccogliere adesioni in altre parti d’Italia. Una realtà dinamica e fortemente radicata che, per il numero di affiliati, rappresenta il più importante riferimento produttivo della provincia, uno dei più qualificati dell'intera Puglia. Con cifre significative: 160mila quintali di olive raccolte, 30mila quintali di olio d’oliva sfuso e 1500 di prodotto confezionato, che finiscono in gran parte sui mercati dell’Italia settentrionale e del nord Europa.
Una filiera produttiva capace di aggregare ma anche di “coltivare” valori ulteriori, poiché riserva particolare cura alla sanità delle colture e ai risvolti ambientali, alla difesa integrale e allo sviluppo della coltivazione olivicola biologica. Con un obiettivo che racchiude tutte queste sfumature: assicurare agli olii extravergine d’oliva “made in Taranto” standard superiori di qualità.
«L’Ajprol – ha rimarcato ancora Fonseca - è molto attenta a far sì che vengano rispettati tutti i comportamenti e le leggi in merito alla riduzione dell’impatto ambientale, alla salvaguardia ed alla difesa dell’ambiente e della salute dei consumatori. Non a caso l’Ajprol organizza molti corsi di informazione dedicati ai consumatori. L’EVO – ha concluso con un filo d’orgoglio Fonseca - non è solo un condimento dalle straordinarie doti organolettiche, ma è una vera e propria “medicina” che, assunto nella giusta maniera, nel giusto dosaggio e assiduamente, apporta benefici già accertati e tanti altri sono in fase di accertamento».