Agricoltura sociale, Luca Lazzàro Presidente Confagricoltura Taranto: «una legge che segna un progresso di civiltà e riconosce un ruolo nuovo agli agricoltori»
«Un passo avanti di civiltà per la Puglia e l’agricoltura». La proposta di legge regionale sull’Agricoltura sociale, appena approvata in Commissione e pronta per approdare in Consiglio, rappresenta per Luca Lazzàro «un’opportunità e insieme una sfida per tutto il mondo agricolo». «La Puglia sta recuperando finalmente il gap rispetto alla legge nazionale - commenta il presidente di Confagricoltura Taranto – e offre una concreta possibilità al settore agricolo, sia perché consente agli agricoltori di rivestire un ruolo nuovo, legato all’integrazione, alla terapia e alla riabilitazione dei soggetti deboli della nostra società, sia perché innesca un meccanismo virtuoso per le imprese in grado di diversificare le attività, andando oltre la terra ma senza mai perderla di vista».
Un cambio di passo deciso, insomma, anche nel metodo per arrivare all’approvazione unanime: «Quando la politica – rimarca Lazzàro - si rivela capace di ascoltare i protagonisti della vita sociale ed economica e di portare a sintesi il risultato del confronto, l’esito non può che essere positivo e accolto con favore». Il testo approvato definisce il concetto di agricoltura sociale, le modalità di attuazione, gli ambiti e gli spazi entro cui l’attività può essere esercitata, regolamenta ruolo e funzioni delle fattorie sociali, attraverso l'istituzione di un elenco regionale, e delle masserie didattiche, realtà che già da diverso tempo hanno messo radici sul territorio pugliese.
Si tratta – aggiunge Lazzàro – del «felice connubio tra terzo settore sociale e imprese agricole, che potranno trovare nuove possibilità di incremento del reddito in una chiave di sostenibilità. A Taranto siamo stati lungimiranti, percorrendo strade mai battute prima, ad esempio con il protocollo d’intesa siglato con le Diocesi di Taranto, Oria e Castellaneta per offrire nuove opportunità e formazione a soggetti svantaggiati o giovani imprenditori, oppure con gli esperimenti di agricoltura innovativa all’interno della Casa Circondariale».
Diversi gli incentivi previsti dalla proposta di legge pugliese, tra cui criteri di priorità per i prodotti provenienti dalle fattorie sociali nei bandi di gara per le mense scolastiche e ospedaliere, oppure misure di valorizzazione, affidate ai Comuni, degli stessi prodotti nelle aree pubbliche destinate al commercio. «Il capitolo delle risorse – conclude il presidente di Confagricoltura - s’inserisce nel Programma di Sviluppo Rurale, con bandi e misure di finanziamento orientate allo sviluppo delle attività di agricoltura sociale: saremo molto attenti a verificare che tutto funzioni bene e in modo più fluido del solito».